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    Sindache, inceneritori e lombrichi…

    sindache premiateGatto randagio ha attraversato il mare… ed è finito, alle porte di Cagliari, nella casa della Cultura della cittadella di Monserrato, un bel restauro di quella che fu Casa del Fascio, che è stata, nell’ultima settimana di febbraio, tappa di un fantastico viaggio fra parole, suoni e tante altre cose ancora della cultura sarda e non solo… Buon compleanno Faber, è la manifestazione che sul finire dell’inverno si svolge, ormai da cinque anni, sul filo conduttore delle canzoni di Fabrizio De André che la Sardegna ha tanto amato…Vi suggerisco di prenderne nota e farci un salto magari nella prossima edizione, oppure cercare una delle tappe dei prossimi giorni… perché luogo, questo viaggio, dove il suo istrionico, guizzante, poliedrico padrone di casa, Gerardo Ferrara, tesse reti di narrazioni che parlano di una terra straordinaria la cui gente, nonostante tutto, tanto fa e migliore attenzione meriterebbe…
    Fra tante storie, che ognuna meriterebbe pagine e pagine, vi racconto di domenica scorsa, che fra un intreccio di sonorità che rimbalzavano fra l’Africa e la Sardegna, e storie di colture che fanno la cultura dell’isola, sono salite sul palco due sindache per ricevere il premio di un milione di lombrichi…
    Vi spiego. Le sindache sono Ester Satta e Mariangela Barca, primi cittadini di Olzai e Sarule….. Il riconoscimento è stato dato loro dal “Presidio Piazzale Trento” di Cagliari che, nell’ambito del concorso Expopò, ha voluto rendere merito al loro grande impegno contro l’intervento di “revamping” ( diciamo ristrutturazione e reimpiego) dell’inceneritore di Tossilo, un progetto che fa discutere mezza Sardegna. E, che dire, “tossilo”… vien facile la battuta, in nomen nomina…
    Insomma le due sindache sono determinatissime nell’opporsi a un sistema che assicurano dannoso e antieconomico di gestione dei rifiuti… Ma la loro battaglia è anche, e soprattutto, contro una politica “troppo impegnata a calare le decisioni dall’alto”, ignorando cittadini e amministratori. E ci risiamo, con una vicenda un po’ tutta italica. Ascoltate.
    Il Tar della Sardegna aveva ben bocciato appena all’inizio dell’estate scorsa “l’inceneritore della discordia”, ma la sentenza è stata subito impugnata dalla Giunta Regionale. Come dire che la voce dei rappresentanti delle comunità, che pur avevano vinto il primo round legale, è cosa di talmente poco conto… Immaginate le amare considerazioni delle sindache, che fra l’altro ricordano che “con la decisione di impugnare la sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato, la Giunta ha disatteso quanto stabilito dal Consiglio regionale nel maggio del 2015, quando la massima assemblea sarda ha chiesto che il revamping di Tossilo venisse bloccato in attesa di un’indagine sullo stato di salute della popolazione del Marghine e del varo di un nuovo piano di gestione di rifiuti”. E ancora si parla di aumento di tumori…
    Nella sala della Casa della cultura, domenica sera, circolava anche un foglio, “L’umore Sardo”, una sorta di piccolo tazebao, o grande volantino, se volete… che metteva in fila una serie di denunce. E un’annotazione su cosa che, dato quanto sopra, ha del surreale: il presidente della regione Sardegna (quindi il capo della giunta che di fatto si oppone a quanto in nome dei cittadini chiedono le sindache) è fra le persone che hanno guidato la delegazione del Comitato Europeo delle Regioni che ha partecipato, nell’ottobre scorso, alla conferenza mondiale sul clima delle nazioni Unite a Marrakech. Tossillo 2 a Marrakech?, titola il foglio. C’è da aggiungere altro?
    Un abbraccio alle sindache, e anche per loro “Aiwa”! Che è esortazione ad andare avanti, una sorta di “go on” in lingua araba, che è idioma comune dei ragazzi venuti dal mare che erano lì a intrecciare il canto delle loro lingue con quelle della terra che li ha accolti…
    Grande applauso al momento della consegna dei premi. Lombrichi…
    E che c’entrano i lombrichi? C’entrano eccome! Quali animaletti più ecologici di loro, che mordicchiando mordicchiando trasformano rifiuti in compost. In alcuni comuni della zona lavorano a tutto spiano… C’è un’associazione, “Lombrichi liberi” (“clandestina” immagino, visto che si definisce associazione non costituita) che ha distribuito a gruppi di famiglie un po’ di lombrichi per realizzare il compostaggio domestico. I lombrichi sono formidabili alleati per ridurre il volume di rifiuti organici e i costi, anche ambientali, della loro raccolta, sostengono dal Presidio di Piazzale Trento, che patrocina l’associazione “Lombrichi liberi”.
    Gatto randagio si è informato: Lombricus Rubellus è un ottimo fertilizzante naturale che vive grazie ai nostri scarti di cibo…
    State pensando con un po’ di ritrosia al barattolo pieno di vermetti che le sindache hanno ricevuto in premio? Vi assicuro, nulla di inquietante. E’ una morbida zolla come di terra… è vita della terra.. come potrebbe spiegarvi con naturalezza il ragazzino che ho visto osservare con attenzione curiosa quella zolla di vita pulita…
    Al Gatto randagio è talmente piaciuta questa storia che ha chiesto di poter avere la tessera per sentirsi a tutti gli effetti membro dell’associazione non costituita ( anzi proprio per questo) dei lombrichi liberi. Convinto com’è che sarebbe piaciuta anche a De André, sempre così ostinato nell’andare avanti in direzione contraria… che sarà pure strada impervia, ma che sempre vale la pena, soprattutto per la bellezza e la simpatia della gente che vi si incontra, lombrichi compresi…
    E…. Aiwa!

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