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    Non in mio nome…

    madonna-del-soccorso-di-San-SeveroChi era davvero Maria. Restituendo verità a una straordinaria figura che troppo spesso abbiamo costruito a nostra misura… le parole, tutte da leggere, di Vittorio da Rios:

    ” Nella prima lettera ai Corinzi Paolo scrive a riguardo le divisioni dei fedeli: Ora vi esorto, o fratelli, per il nome del signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare che non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetto accordo nella mente e nel pensiero, Mi fu segnalato infatti sul conto vostro, o fratelli dalla gente di Cloe, che vi sono contese tra voi . Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: Io sono di Paolo, Io sono di Apollo, E io di Cefa, E io di Cristo ! Ma Cristo è separato? Forse che Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? Cosi Paolo di Tarzo si rivolge alla comunità di Corinto. Ecce Homo. “Ecco l’uomo” disse Pilato presentando alla folla il Cristo torturato con il volto tumefatto e sanguinate.che da li a poco avrebbe subito il suplizio della croce. E il macabro rito della violenza espressione della nostra disumanità continua a perpetrarsi. Sarà cosi fino alla fine dei tempi, se mai una fine vi sarà? Non vi è alternativa alcuna a questa tragica assurda babele, saremmo sempre più stritolati irrimediabilmente dal legno storto della umanità? E quale futuro può avere l’Europa se non recupera la sua essenza antica che la plasmata, vale adire il cristianesimo in quanto essenza umana, uomo fattosi carne e spirito razionalità e azione.pensiero filosofico-scientifico e teologico quotidiano. “Praksis” “Plasso” “faccio” agisco dentro l’incandescenza dei complessi processi storici che prende la donna e l’uomo del terzo millennio. E Maria questa straordinaria fanciulla ebrea palestinese trovatasi dentro un destino universale che la trascende ma che lei domina, con in grembo un figlio fatto diventare figlio di Dio costretta a fuggire, essere guardata al limite del ripudio con sospetto di tradimento nei confronti del promesso sposo? Quante madonne abbiamo costruito a nostra misura,in questi oltre venti secoli, per chiedere grazie e misericordia, sollievo alle nostre millenarie tribolazioni e miserie? Lourdes, Fatima, Medyugorje, pellegrinaggi che interessano milioni di donne e uomini. Ipotetiche e mai sicure e certe “apparizioni”della vergine Maria, qualche guarigione che trasuda di miracolo. Ma è cosi che onoriamo quella Straordinaria “fanciulla” palestinese per essere stata donna e madre eroica e aver dischiuso all’universo femminile oltraggiato il sapere e il concetto del diritto e dell’agire secondo coscienza? Certamente non in mio nome per giustificare leggi criminogene e comportamenti illiberali e anticostituzionali. Non in mio nome dovette agire per calpestare diritti inalienabili.compiere atti istituzionali che si traducono in enormi sofferenze e morte per una moltitudine di umanità donne e infanzia compresa.Non in mio nome dovette far agire autorità giudiziaria e polizia a compiere sgombri di campi Rom e centri di accoglienza,e strutture dove momentaneamente trovavo riparo da “immigrati clandestini abusivi”umanità che ha provato nel corso della propria esistenza pene e sofferenze indicibili. Non in mio nome dovete fare questo.In mio nome invece dovrete darne conto del vostro agire da insipienti e incolti quanto rozzi amministratori prima alla vostra coscienza e poi alla civiltà dalla quale voi stessi siete stati partoriti. Ha ragione Massimo Cacciari quando dice che tutti noi ci dobbiamo vergognare quando una creatura annega nel Mediterraneo. Il fenomeno migratorio è appena iniziato Solo l’Africa oramai ha il doppio della popolazione europea,tra 15-20 anni la Nigeria avrà l’equivalente della intera popolazione continentale, da stime e proiezione serie solo al nostro paese nei prossimi 10-15 anni per mantenere il sistema produttivo, agricolo industriale serve oltre 8 milioni di immigrati. va da se che occorrono su scala europea politiche di integrazione all’altezza della inedita situazione in cui tutti ci ritroviamo. Le tradizioni popolari e le icone delle madonne che ci siamo dati certo aiutano, ma noi dobbiamo “rendere giustizia” e invocare Maria creatura concretamente vissuta; non il frutto della nostra fantasia spesso sentimentale-mielosa caritatevole strappa lacrime l’indegno pietismo. Maria donna di straordinario carattere e volontà di estrema dignità che ha inciso la storia e ha trasmesso al suo figliolo amatissimo il grande carisma che caratterizza e forma la storia dentro l’equità, la giustizia la fraternità e il valore assoluto del diritto. Io quelle Madonne che Francesca con arte e straordinari strumenti espressivi e poetici oggi ci fa amare le vedo espresse dentro questo irrinunciabile paradigma. Un caro saluto. “Vittorio da Rios

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