More

    Rosalia. Quasi una fiaba…7)

    Domande sbagliate. Nei giorni seguenti non fece che ripetersi quel rimprovero. Saltò tutte le lezioni del corso, quella settimana. Con una scusa qualsiasi: influenza di fine autunno, mandò a dire. Una forma gravissima d’influenza, confermò ai compagni uno degli allievi che lo aveva incontrato sul finire del pomeriggio lungo i viali della villa. Pallido e smagrito. In quei giorni non riusciva a mandare giù nello stomaco che briciole di cibo, tormentato com’era dalla paura di non riuscire a trovare la formula giusta per la sua domanda.
    Domande sbagliate… domande sbagliate…, gli fischiava nelle orecchie il merlo che da qualche tempo veniva ad affacciarsi sull’albero di limone e restava a fissarlo attraverso il vetro della finestra con la distratta ironia degli animali. Sbagliato… sbagliato … era il grido del barbagianni, la notte dal giardino sul retro della casa. Sbagliato. Sbagliato. Le sole parole che aggiunse ai suoi appunti.
    Solo il venerdì uscì di casa nel tardo pomeriggio per andare a comprare un vestito nuovo per Rosalia. Dovette compiere un percorso più lungo di quanto aveva previsto. Le strade intorno all’incrocio pricipale del viale erano state chiuse. Qualcuno ancora si affannava a prendere misure intorno a una sagoma disegnata col gesso sull’asfalto. Si sentiva agitato. Avvertiva intorno un’aria di tensione, come rappresa. Come avesse paura che si stesse per compiere qualcosa di irreparabile. O come se l’irreparabile che si era già compiuto fosse lì dietro l’angolo ad aspettare ancora qualcuno. Accelerò il passo. Non doveva distrarsi. Doveva comprare un vestito che non deludesse Rosalia.
    Non ebbe esitazioni sul colore: rosso, naturalmente. Ma quando la commessa gli chiese quale taglia gli occorresse, si ritrovò a spostare nell’aria le braccia avanti e indietro, avanti e indietro, mimando dimensioni impossibili. Insomma, quanti anni aveva la bambina? Quattro cinque, forse cinquanta. La donna rise e il professore andò via confuso e pieno di vergogna.
    (7-continua)

    Ultimi Articoli

    Olympe, dunque…

    Censure…

    Il carcere, una casa morta…

    Il segreto del giardino

    Archivio

    Tag