Un saluto a settembre… con voci che ancora arrivano dal vicolo… ancora un parlare di terra di fado accompagnato da brevi accenni di chitarra… che questa volta però si fermano… e diventano concitato discorrere con qualcuno… dall’altra parte di un telefono… dall’altra parte del mare, sembra… rimasto ad aspettare sull’altra riva… e lui, il ragazzo ( che ora, è mattina, lo posso nella luce grigia sbirciare ) magro e aspro e dolce come la sua voce, presto se ne va… lasciando il vicolo muto. Peccato. M’ero messa, paziente, in attesa. Di un nuovo canto… Buon fine settembre a tutti!