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    Tajabone

    In attesa dei film del festival di Venezia. In attesa soprattutto del film di Salvatore Mereu. Ricordate? Ballo a tre passi, ma soprattutto, Sonetàula, straordinario racconto sul banditismo sardo. Aspettando con curiosità, un film girato con 10.000 euro. Tajabone. Scritto da 5 ragazzi di 13 anni. Nato in collaborazione con le scuole medie di due quartieri “non facili” di Cagliari. In attesa dunque di quello che Abdullah Seye, Angelica Argiolas, Sara Portoghese, Andrea Amhetovic e Erica Spissu, vogliono dirci. Guidati dalla mano felice di Mereu, che si dichiara lui stesso sbalordito per la selezione in concorso. Per la cronaca, nella sezione Controcampo italiano. Forse alla mostra del cinema di Venezia non c’è mai stato un film con un badget inferiore. Felice, Mereu, soprattutto per la realizzazione di un progetto che “sembrava impossibile”. E noi aspettiamo di sapere, cosa questi ragazzi hanno da raccontarci sulle loro vite, cosa soprattutto hanno da svelarci sul tema che hanno scelto, che è quello dell’amore. Fra gli attori ragazzini anche rom e senegalesi. E chissà che non arrivi finalmente da loro la risposta al grido di Auden. La verità, vi prego sull’amore. In attesa dunque di Tajabone, che, leggo, è anche il titolo della canzone che chiude il film. E che è una festa musulmana. Il giorno dell’accoglienza, giorno in cui gli angeli scendono sulla Terra per sapere degli uomini… La verità, dunque, sull’amore…

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