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    Un invito ad essere con noi sabato prossimo

    Ti invitiamo a prendere parte ad un visionario evento politico, artistico e poetico: *Sabato 27 settembre alle 10,30 per la tappa romana del viaggio di Marco Cavallo per chiedere la chiusura dei Cpr* e l’abolizione della detenzione amministrativa.

    *Chi è Marco Cavallo?* È un imponente Cavallo blu nato dentro il manicomio di Trieste e rappresenta la lotta contro tutti i luoghi di segregazione istituzionale.
    *Cos’è un Cpr?* Come lo erano i manicomi, sono dei moderni lager dove vengono rinchiuse, in condizioni disumane, donne e uomini con la sola colpa di non avere un documento valido per stare in Europa.
    *Che succede il 27 mattina?*
    Marco Cavallo sarà accompagnato dal parcheggio della *stazione FS di Fiera di Roma* fino a uno spiazzo davanti il *Cpr di Ponte Galeria* (un non-luogo brutto, desolato e silenzioso) al ritmo delle *percussioni di Samba Precario* (un collettivo che dell’inclusione e delle diversità ha fatto la sua cifra artistica e politica) e dalle *Bandiere di Scarti* (realizzate nella sartoria sociale di Gorizia per rappresentare la colorata bellezza dell’umanità che si vorrebbe scartare).
    Lì, di fronte la recinzione, Marco incontrerà una piccola Mandria di cavallini, nati dal *collettivo di artisti di Monte Mario* dell’ex manicomio di Roma.
    Due meravigliosi attori *(Anna Ferraioli Ravel e Lino Musella)* gli presteranno la propria voce per raccontarne la storia e, soprattutto per raccontare quelle di tanti uomini e donne che hanno avuto la disgrazia di passare in quei luoghi crudeli chiamati Cpr.
    Vieni anche tu, per reggere una bandiera, per trainare Marco, per passeggiare con noi o semplicemente per vedere di persona un Cavallo Blu alto 4 metri che si è messo in testa di risvegliare la nostra assopita coscienza collettiva.
    Ti aspettiamo (oltre le bandiere di scarti ammessa solo una bandiera della Palestina, l’unica bandiera che ci farà piacere vedere).

    È un evento proposto dal *Forum Salute Mentale* e realizzato da varie associazioni, collettivi e singoli individui che di vivere in un paese con i lager non gli va.

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