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    fallimenti…

    Riflettendo… sulle immagini che nelle ultime ore ho condiviso su facebook… e rivedendole, e confrontando, e chiedendomi dell’accostamento che ne è nato… imbarazzandomene subito un po’… Le prime: un mucchietto di quattordici cuccioli di cane, recuperati dalla spazzatura nella quale erano stati buttati… Le seconde: i bambini straziati degli ultimi attacchi… Gaza, Siria… Rivedendo, queste immagini che istintivamente ho subito condiviso, le une e le altre, e trovandomele così una accanto all’altra in ininterrotta sequenza… Pensando che qualcuno se ne potrebbe adontare, di questo involontario accostamento, cui pure in fondo in fondo nell’anima non sento sia giusto in qualche modo rimediare… e chissà da dove viene questa nascosta certezza… E frugando e cercando, nella memoria e fra i libri e libretti che ho intorno, trovo le parole di Milan Kundera, da L’insostenibile leggerezza dell’essere ( ricordate?): “Il vero esame morale dell’umanità, l’esame fondamentale (posto così in profondità da sfuggire al nostro sguardo) è il suo rapporto con coloro che sono alla sua mercé: gli animali. E qui sta il fondamentale fallimento dell’uomo, tanto fondamentale che da esso derivano tutti gli altri”. Passaggio che non ricordavo, ma come tante letture dunque rimasto acquattato dentro. Proprio vero, quello che diceva il professor Giuseppe Caiati, indimenticabile e indimenticato professore di latino e greco del liceo: la cultura è quello che rimane dopo che si è cancellato tutto…  E la frase di Kundera mi viene incontro dalla quarta di copertina di un Millelire di Stampalternativa, I dispiaceri della carne, un libricino di parole e pensieri di Plutarco che dall’antichità ci fa giungere le sue riflessioni su questo “fallimento”… Qui si aprono pagine sulla violenza insita in un’alimentazione basata sulla carne, e da cui tanto di questo fallimento deriva…Tornando ai cuccioli e ai bambini sotto i bombardamenti…  ecco… due delle tante “cose” per un verso o per l’altro alla mercé degli uomini… e l’elenco sarebbe davvero lungo…  

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