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    A proposito di “sguardi”…

    E’ passato quasi un mese, dall’incontro a proposito di (S)guardi e ri-guardi… e mi accorgo di non aver ancora trovato le parole per ringraziare di quella mattinata così piena, per me, di sorprese… di persone capaci di mille suggestioni…  dell’intreccio di pensieri e immagini  ai quali, ancora, a tratti torno. E il filo non si è spezzato, né facilmente si spezzerà, se ancora fra noi corrono parole…  Ma il pensiero, soprattutto, ritorna alla sera precedente. E all’accoglienza avuta nella casa di via Teano, a Quarto, il Centro Nucci Novi Ceppellini…  Mi scuso se non ricordo i nomi di tutti, ma per tutti saluto Roberto, che ho sentito “capo” di una grande famiglia… mi ha guidato fra le sale e i corridoi di quella bellissima casa, costruita per i figli…  e mi ha portato nelle loro stanze, e mostrato le cose nuove e i progetti e mi ha parlato dell’impegno perché meno incerto sia il loro “dopo di noi”. Il futuro…

    Eppure la sensazione che mi è rimasta addosso di quella sera ( sarà anche per la cena di piatti che non finivano mai, di mani e di sguardi di donne che conoscono le attenzioni dell’accoglienza, quella vera) è stata la nostalgia del tempo di altre cene, di altri piatti che pure non finivano mai, e di mani e di sguardi attenti di donne di un tempo lontano… su un’altra riva, un po’ più a sud… ma in fondo affacciati, questo e quel tempo, sullo stesso mare…  e per questo, ancora ringrazio.

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