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    Aniello

    Uno sguardo da una riva del Sud. Piu’ a Sud del Sud. Puntato sulle onde a incrociare uno sguardo di Sirena. La vedete, naturalmente, la Sirena, li’ davanti al suo sorriso, a rimandargli, anche lei, sorrisi… Dalla Riva Sud, lo sguardo di Aniello, che l’amica nascosta, racconta cosi’…

    “Aniello era figlio di questa terra e di questo mare. Un mare cosi’ bello che la Madonna (rapita in Oriente dai saraceni e nascosta nella stiva), quando vide queste acque, ordino’: “Posa, posa!”. Cosi’ la Vergine raggiunse l’albero maestro e volo’ sulla spiaggia. Da allora non e’ piu’ andata via. Neanche quando un diavolo cerco’ di sfidarla. Aniello era bello come Mastroianni e forte come Poseidone. Sposo’ una donna bellissima venuta dal Nord. Costrui’ per lei e per i loro figli una grande casa in cima alla montagna. Scavo’ nella roccia, porto’ sulle spalle le travi, le piastrelle, le pietre. Da li’, se si guarda bene, si vedono ancora gli dei che passeggiano. Ma la sua vita era al mare, proprio davanti all’isola delle sirene (c’e’ ancora in quei fondali il relitto dell’ultima nave che e’ riuscita a fuggire all’incanto). Una spiaggia tra due torri antiche, per avvistare i pirati. I polpi da lui si lasciavano prendere con le mani. Le alalonghe lo guardavano negliocchi, senza sfida. Le meduse non lo ferivano. A volte, il mare, prima di infuriarsi, lo avvisava. Il sole, non lo bruciava. Alla sua tavola c’era sempre un posto per lo straniero. Era un giusto, a modo suo. E se qualcuno violava le sue leggi, il suo furore tuonava fra gli scogli. Quando le forze lo lasciarono, Aniello si addormento’ sulla spiaggia. Lo accompagnarono in barca. Prima, lo portarono a fare un giro lunghissimo, al largo, per asciugare il pianto delle sirene”. (UN pensiero per Aniello e per Positano, da Daniela Morandini) 

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