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    Sbiruline e dintorni…

    “Non devi avere paura. Vedi, nella testa ci sono tanti fili e ognuno serve per fare qualcosa: giocare, parlare, dormire, pensare… Poi ogni tanto può capitare, o almeno è così che succede a me, che uno di questi fili inizi a tremare, come se fosse stato toccato da un fulmine, da una scossa elettrica….”

    e così, con garbo, viene raccontata  l’epilessia,  in “Sara e le sbiruline di Emily”, un racconto scritto da Rachele Giacalone, che è al suo primo, e forse almeno per ora unico racconto per bambini, anche perché questo racconto è nato intanto per la sua bambina… e per riportare la serenità in famiglia dopo che alla sua bambina più grande era stata diagnosticata una forma di epilessia. Insomma, Rachele Giacalone è una mamma… una mamma che ha cercato le parole giuste. Si è accorta, ci spiega, che le informazioni mediche che aveva raccolto, erano troppo distanti per “arrivare” a un bambino… Ha cercato allora le parole delle fiabe… E le ha trovate nella sua infanzia di bambina fortunata, un’infanzia affollata di fiabe… (…) Così, “Sara e le sbiruline di Emily” è un dialogo fra due sorelline, che aiuta a sdrammatizzare ed è pieno, e questa mi è sembrata la cosa più bella, di invenzioni di parole: quindi le “sbiruline” sono le crisi epilettiche, il “fulminologo” il medico, l'”elettromedusetta” quello strano apparecchio per l’elettroencefalogramma… altra parola sconcertante… Così Elmily può spiegare alla sorellina: “il dottore mi ha messo in testa una cosa buffa… una specie di cappello con le ventose che può leggere i fulmini…” . Così  l’epilessia, con questo racconto,  è ad altezza di bambini… L’autrice cita Rodari, “la Fiaba è il luogo di tutte le ipotesi….” ci fornisce chiavi preziose per aprire porte, e proprio così riesce a fare. Leggere per credere… Anche i disegni, di Norina Wendy di Blasio, che accompagnano il racconto, sono lievi e sdrammatizzanti. Accompagnano il racconto come parole scritte su un cielo… Per un libro che può servire ai genitori, come strumento didattico educativo, ai bambini, anche, che non soffrono di epilessia… E forse parlandone senza drammi, piano piano sarà possibile cancellare quei pregiudizi che ancora esistono e resistono riguardo all’epilessia…

    Il libro non è in vendita… ma è possibile averlo tramite la Lega italiana contro l’Epilessia, che fra l’altro ha accolto con entusiasmo questo lavoro. Nella presentazione si legge: la serenità che la fiaba può trasmettere è importante quanto una conquista scientifica. Insomma, tutti del pubblico di Rodari…

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