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    A proposito delle lettere dal mare della pandemia…

    Una profonda, attenta riflessione di Vittorio da Rios. A proposito delle lettere “dal mare della disabilità”. Uno spunto, come sempre, per Vittorio, di allargare lo sguardo sul nostro mondo…

    “Francesca con il suo scritto mi ha posto con immediata apertura della porta della memoria a ricordi mai assopiti anzi sempre più vivi e potenti sia a fatti riconducibili alla mia esistenza di un settantunenne che ha avuto il privilegio di vedere “L’erba dalla parte delle radici” da sotto, quanto alla moltitudine di umanità incrociata, toccata da quella che una letteratura contemporanea definisce Handicap. Ora sia chiaro siamo innanzi, nonostante a indubbi processi evolutivi e di conoscenza, sia come approccio antropologico-sociologico, sia come conoscenza medico-scientifica, a paradigmi secolarizzati che richiedono tempi e metodologie per trovare definitivo accoglimento e comprensione come irreversibile condizione umana. Non posso non ricordare una straordinaria figura di uomo e scienziato che ho conosciuto, che in condizioni di incredibili quanto indicibili difficoltà con l’aiuto della amatissima mamma, che ne aveva colto fin da piccolo la straordinaria intelligenza si è laureato in medicina con successiva specializzazione in psicoterapia dell’infanzia e dell’età evolutiva. Parlo di Mauro Cameroni che all’età di circa due anni ebbe una paralisi celebrale che gli ha creato gravi ed irreversibili deficit motori, inibendogli il parlare, il camminare, e era continuamente martoriato da convulsioni di natura spastica. Scrisse un libro pubblicato nel 1983 da Feltrinelli “L’HANDICAP DENTRO E OLTRE”, con una bellissima introduzione di Giovanni Berlinguer il fratello di Enrico. Dove tra l’altro si legge: Sconsiglio la lettura agli Handicappati intellettuali e mentali, categoria ancora assai numerosa e di difficile recupero rispetto agli Handicappati fisici e psichici. L’Autismo… questa patologia che prende fin dalle prime settimane della gestione nell’utero materno della futura o futuro nascituro che inibisce spesso in modo irreversibile la capacità di comunicare, di parlare. è un fenomeno come rileva il Prof. Ernesto Burgio tra i maggiori Epigenetici scienziato e studioso dei processi cancerogeni, e dei meccanismi che determinano l’Autismo, in grande ed esponenziale crescita. Inquinamento ambientale, stress, determinato da sempre più frenetici ritmi di vita, introduzione nella biosfera di cellule artificiali di varia natura che non trovano simbiosi con le tradizionali cellule naturali che compongono il nostro organismo e di qualsiasi forma di vita biologica. Del resto ci ricorda con le sue ricerche, studi, e pubblicazioni di alto valore innovativo il Prof Burgio gli effetti devastanti determinati dall’attuale sistema finanziario-armiero-produttivo-consumistico che sta devastando il pianeta e tutte le sue forme di vita dovute a processi evolutivi di miliardi di anni, gli effetti gli avremmo tra decine di anni e saranno devastanti. Del resto già oggi constatiamo gli inizi di tale fenomeno, con riscontri di aumento di patologie cancerogene che prendono fasce di età sempre più giovani, di processi degenerativi del sistema nervoso centrale e periferico, con gravi e precoci forme invalidanti, con forme di obesità dovuta non a disordini alimentari, ma bensì a modificazioni del genoma e delle informazioni che arrivano al DNA. Del resto come evidenzia il Prof. Burgio gran parte dell’attuale paradigma medico scientifico la stessa trasmissione e formazione medico scientifica-farmacologica, è impostata ad agire sulle conseguenze di determinate patologie, e non sulle cause che le determinano. Ma questo paradigma riguarda un po’ tutto l’agire della cultura attuale basti pensare ad esempio al sistema giudiziario-carcerario. Innanzi a questi scenari che investono milioni di famiglie che si ritrovano con dei loro cari colpiti da patologie invalidanti di varia natura, occorre costruire strumenti culturali, economici concreti sinergie tra il pubblico e privato, e con gli strumenti necessari iniziare ad intervenire sulle cause che stanno devastando l’esistenza e quindi il futuro di un impressionate numero di creature umane. Un piccolo contributo su cui riflettere”

    Vittorio da Rios

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