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    magie…

    cop_Poesie-in-tautogrammaTautogramma… A dire la verità fino a ieri non sapevo neanche cosa fosse. Un componimento in cui tutte le parole iniziano con la stessa lettera. E come immaginare che qualcuno si possa prendere la briga di abbandonarsi a questa forma di ingegneria letteraria…
    Ma ancora una volta un libretto bussa alla mia porta e mi ricorda che c’è sempre qualcosa da imparare. E che ancora una volta porta in dono la gioia di un momento di stupore…
    Mi è accaduto appunto ieri leggendo pagine di “Poesie in tautogramma”, raccolta di Alessandra Palombo. Non sono un critico letterario, non sono “esperta” di poesie. Ma come mi ha detto un giorno un’amica che ne sa ben più di me: non bisogna essere esperti per incontrare la poesia. La poesia si riconosce… e in queste pagine magicamente nella poesia sono all’improvviso scivolata.
    Ascoltate:
    Incamminarsi
    in inverno,
    inattesi
    intravedersi,
    intuirsi.
    Irrazionali
    incontrarsi,
    intrepidi
    intrigarsi,
    infatuarsi.

    Insieme innamorarsi.

    Non è un soffio al cuore?
    Poesie in tautogramma… che oscillano fra malinconie, sentimenti, sottili ironie, fantasie, osservazioni “delle fantasmagorie della vita”..
    Non ho le parole per parlare di poesia… le rubo allora alla bella prefazione di Alessandro Fo, e al suo stupore davanti a una “splendida lirica d’abbandono” sulla quale si è aperto per lui il libro:
    Nessuna notizia,
    nessuna novella,
    neanche negativa.
    Niente.
    Nulla.

    Nella notte
    nasce nostalgia.

    Alessandro Fo: “Con la loro sommessa malinconia fasciata di omissis, queste dodici parole costruivano davanti agli occhi un castello di pura poesia, nonostante l’obbligo delle iniziali in N, o forse proprio in forza di esso: la sigla della negazione e del nulla proietta la sua ombra su quella della notte, in una incauta manovra di ‘pittura fonica’”.
    Di pagina in pagina, sprofondi nelle poesie e la vita scorre in un rigoroso ordine alfabetico che per contrasto sembra esaltarne la fantasmagorica confusione, che già i titoli pronunciano… Addio, Bello, Barbarie, Casomai, Desiderio, Ebbrezza, Femminicidio… Urlo, Vivere, Zitella, Zapping…
    Chi ama leggere conosce la gioia di imbattersi in inaspettati piaceri e quando accade non desidera altro che comunicarlo ad altri, che pure condividano…
    Per questo ringrazio Alessandra Palombo per questo regalo, per la bellezza delle sue architetture di parole… e per la sua simpatia… che sa offrirsi in una nota biografica che così inizia:
    Salve, sono Sandra, segregata su salubre scoglio, saluto scribacchini, scrittori sopraffini sorseggiando sakè…

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