Vittorio da Rios, a proposito di conoscenza, di memoria e di Sardegna, ci manda un bel ricordo di Gramsci, e non solo…
“Laurana Lajolo scrisse le più belle pagine dedicate a Gramsci, Ricche di poesia e di grande “amore” per il suo “eroe intellettuale”. Ricorda, Laurana l’intelligenza potente e precoce che Antonio dimostra fin da piccolo.Non ha ancora cinque anni, quando senza essere mai uscito dal paese riesce a indicare in una carta geografica murale,il villaggio dove abita e le principali città italiane, e sa definire cosa sia un’isola. Quando Nino comincia ad andare a scuola apprende rapidamente a scrivere, ma non riesce mai a ricordare che “uccello” si scrive con due “c” e la madre, pazientemente corregge più volte quell’errore. La madre Peppina Marcias , donna molto evoluta e di cultura superiore per quel tempo nonostante avesse frequentato solo la terza elementare, costante ben presente nei ceti popolari e rurali. Dolcissima narratrice di favole per i suoi bambini,che la ascoltano estasiati soprattutto quanto canta con voce potente alla sarda.





