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    ancora dagli appunti di Atene

    Riprendendo… da Atene, dunque. E quindi scendendo fino ad Epidauro. Grande teatro fra i boschi di un’altura, affacciato sulla piana. Incredibilmente intatto nel tempo. C’è vento. Un vento freddo che spaza l’aria e ghiaccia le orecchie. Che ha spazzato via, sembra, anche le voci che lì hanno abitato. Sembra ci sia solo silenzio. Nonostante i richiami qua e là gridati dai visitatori. Ma sono solo parole piccole di silenzi striduli. Sì, il vento ha spazzato via le Voci. Ma forse, le Voci, sono andate a nascondersi, fra gli alberi alle spalle della scalinata. In attesa che il teatro diventi di nuovo solo per loro. Per tornare a popolare la notte, e nel buio la scena è ancora tutta per loro…

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