More

    L’olocausto…

    Il 27 gennaio torna il ricordo della Shoah, lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti … e c’è uno sterminio di cui raramente si parla. Quello delle persone disabili, “vittime dimenticate”, come i rom, gli omosessuali, i testimoni di Geova… “ascoltate” questa poesia… l’ha scritta Nicoletta, piccola amica di Giovanna Cantoni, l’ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione, si è già affacciata con i suoi ragazzi su questa riva…,  che ha raccolto poesie di bambini disabili di tutta Italia

    “Una conferenza ho ascoltato / che mi ha scombussolato / Giovanna raccontava / e mentre parlava /// io vedevo dei disabili l’olocausto / in un periodo assai nefasto. ///
    Se fossi nata cinquant’anni prima / sarei la milionesima vittima:  / anch’io sarei un mucchio di cenere / nella totale indifferenza, /  tranne qualche rara ricorrenza. / Sarei stata nel lager nazista / in attesa di essere gassata / come una bestia macellata. / O insieme ad altri portata, come una mandria,/ in una stanza a sentire l’aria portarmi via / insieme alla vita mia. /// Tutto questo sarebbe successo / perché parlo in modo sconnesso, / cammino con grande fatica,/ e la mia testa è un po’ caotica / e spesso sembro sclerotica. ///  Vorrei conoscere il mondo / ma questo mondo non mi piace / e non mi dà pace / tutto l’orrore del mondo”.

    Nicoletta aveva quattordici anni quando ha composto queste parole … e “Giovanna che raccontava”  … è Giovanna Cantoni. Quel giorno, per la prima volta Nicoletta ( che ora va all’università) aveva sentito parlare dello sterminio dei disabili nella Germania nazista, l’Operazione T4…  quella conferenza l’aveva davvero sconvolta. Nicoletta, ragazzina tanto “chiacchierina”, per alcuni giorni si è ammutolita. “Io non pensavo…” le uniche parole soffiate a testa bassa, tornando a casa, quella sera. E poi più nulla. Già perché … noi ad esempio…  presunti non disabili, non ebrei, non omosessuali… alla fine pensiamo sempre che la cosa riguardi altri… mentre lei sì che si è sentita e si è vista possibile vittima… “solo perché parla un po’ sconnessa” …  una frase breve, che contiene tutto l’orrore, la perdita di senso … e gli interrogativi che ancora si aprono su un abisso… cos’è l’uomo… cosa può essere l’uomo…

    La poesia è tratta dal libro “Poesie dalle scuole“, a cura di Giovanna Cantoni. Alberto Perdisa Editore

    Ultimi Articoli

    Il carcere, una casa morta…

    Il segreto del giardino

    La giornata della Terra

    Ancora Parole buone

    Archivio

    Tag

    Articolo precedente
    Articolo successivo