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    Il cammino di Marcella

    Ci contiamo, manca Marcella, la mia figlia di 8 anni. Sull’asfalto non c’è, capiamo che è stata sbalzata dall’auto, ed è probabilmente là, 28 metri più sotto. Poliziotti, Vigili del Fuoco Croce Rossa e automobilisti di passaggio scendono a cercarla senza trovarla. Dopo trenta minuti dico a voce alta: Se la troviamo vado a Lourdes.  Ci vado a piedi..

    Marcella poi è stata trovata. In condizioni, sembrava, disperate… era stato chiesto ai genitori l’autorizzazione, persino, all’espianto degli organi. Ma Marcella, poi ce l’ha fatta, anche se non ha potuto più camminare. E, anni dopo, la mamma di Marcella, Anna Rastello, ha tenuto fede alla promessa.  E “Il cammino di Marcella” è il racconto di quel viaggio, a piedi fino a Lourdes. E’ il racconto anche di quei primi terribili momenti, dei primi, difficili tempi, quando, scrive Rastello, “non tutti hanno più camminato con noi”, e non è del viaggio verso Lourdes che parla… C’è chi si è allontanato perché “non riesco a vedere un bambino che soffre”, come ha detto qualche amico… e questo , anche , è molto doloroso. (….)

    Il viaggio, poi, quello raccontato nel libro, è proprio un viaggio di quelli che si facevano un tempo, come i veri pellegrini, che di tappa in tappa si fermano per incontrare, scambiare idee e informazioni, conoscere…Un cammino durante il quale tanti per strada si aggiungono, qualcuno si ferma, qualcun altro torna indietro… E infiniti sono gli incontri e le sorprese. Insomma un libro tutto da leggere… Paola, una fra le tante persone che Anna Rastello ha incontrato ha lasciato un saluto che ben centra lo spirito del viaggio “vi sono grata per aver attraversato il mio spazio con il vostro cammino. E’ bello incontrare persone che come voi passano attraverso la vita con curiosità, passione, fantasia! pazzi del “popolo di Abramo” come diceva dom Helder Camara…”. Anna Rastello, un pezzo del popolo d’Abramo forse davvero si sente. Lei che ha affollato il cammino della sua vita accogliendo oltre i suoi figli, diciamo così, biologici, otto ragazzi in affidamento, alcuni con disabilità… Non è da tutti. Non è da tutti, ma a lei è sembrato giusto e naturale fare così: “aprire la casa, il cuore, tutto quello che abbiamo, a chi di una casa aveva bisogno”.

    Anna Rastello, “Il cammino di Marcella“, ed.Ali&no

     

     

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