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    Ripensare il sistema-giustizia

    Le parole, che facciamo nostre, di Vittorio da Rios, a proposito del nostro sistema carcerario già gravemente inadeguato, a proposito del quale ora la pandemia fa emergere l’urgenza di una radicale quanto profonda ristrutturazione. “RIPENSARE AL CARCERE, ALLA SUA INUTILITÀ NELL’ERA POST MODERNA E ATOMICA, RIPENSARE AL CARCERE VUOL DIRE COSTRUIRE NUOVI PARADIGMI GIURIDICI-LEGISLATIVI-FORMATIVI. UNA NUOVA ELABORAZIONE DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO E DEL CONCETTO STESSO DI REATO DA SINGOLO A COLLETTIVO”.

    “Il detenuto in quanto tale e totalmente “indifeso”, chiuso a chiave, soggetto a qualsiasi violenza fisica e verbale. Si può solo immaginare e ora le testimonianze dirette e dei famigliari confermano cosa sia realmente accaduto. Una CRIMINALE violazione dei fondamentali diritti dei reclusi sanciti sia dalla nostra Costituzione quanto da leggi e regolamenti che da essa derivano. Grave responsabilità del ministero degli interni, del responsabile del DAP e di gran parte dei direttori dei penitenziari. Nonché di molti magistrati a cui spetta il compito di praticare il rispetto del diritto. Siamo alla totale disumanizzazione del sistema carcere, già prima della pandemia gravemente compromesso. Mi auguro che questa tragica e disumana “MONGOLFIERA” rappresentata dal sistema GIUSTIZIA, un vero indecente BUSINESS NEL GESTIRE IL REATO, venga RIPENSATA RADICALMENTE, poiché tutti (e questa pandemia lo ha tragicamente evidenziato) viviamo dentro CRIMINI DI SISTEMA che porta come tra le tante altre conseguenze in carcere, gli ultimi i poveracci le vittime” DEI CRIMINI DI SISTEMA” lasciando totalmente impuniti i MASCALZONI-FARABUTTI come gli definisce un carissimo amico docente universitario di sociologia del diritto,responsabili in riferimento al nostro paese di SISTEMATICHE RAPINE CREANDO ARRICCHIMENTI E PATRIMONI INVEROSIMILI con cifre depositate nei paradisi fiscali impronunciabili, con domicili fiscali in Lussemburgo, in Olanda ecc… I magistrati difronte a questo autentico scempio della Costituzione e delle più elementari leggi in materia di democrazia economica come mai non si sono attivati? La magistratura è un corpo autonomo dello stato che ha il compito fondamentale di far rispettare le leggi e di garantire lo stato DI DIRITTO. Gravissime LE RESPONSABILITÀ DELLA MAGISTRATURA in questi decenni in cui si è assistito alla sistematica destrutturazione e vendita dello Stato e dei suoi pilastri costitutivo lo STATO DI DIRITTO. La stessa corte Costituzionale andrebbe chiamata a darne conto, se ha vigilato come previsto dalla Costituzione. CERTAMENTE NO, è un dato di fatto incontestabile: NON HA VIGILATO NE’ DENUNCIATO NE’ SI E’ ATTIVATA CON GLI STRUMENTI CHE POSSIEDE PER EVITARE QUESTO COLLASSO ETICO MORALE, QUESTA DERIVA ISTITUZIONALE CON CONSEGUENZE SUL TESSUTO SOCIALE SPAVENTOSE. In modo particolare nelle componenti più deboli e fragili. Si sono costituiti vergognosi privilegi in fatto di entità di stipendi e relative pensioni, sia all’interno della magistratura “ben conoscendo le sperequazione esistenti in fatto di stipendi e di livelli ” operativi”, quanto in molti altri organi dello Stato, Corte dei Conti, Corte Costituzionale, ecc…una foresta di privilegi di natura economica e non solo. Non dimentichiamoci che questo sistema, che ha creato I CRIMINI DI SISTEMA in cui le organizzazioni mafiose sono parte integrante, hanno permesso e determinato l’abbandono ISTITUZIONALE nonché L’ASSASSINIO di figure come FALCONE E BORSELLINO, e di altri eroici e valorosi magistrati che dal loro insorgere hanno combattuto spesso pagando con la vita la formazione e il potenziamento dei CRIMINI DI SISTEMA.” Vittorio da Rios

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